Dopo il Manifesto 2024 sugli impatti dell’AI nell’impresa del futuro lanciato nel giugno 2024, in occasione della seconda annual conference di ManpowerGroup “The Exchange – Disegniamo insieme il futuro del lavoro”, arriva un nuovo Manifesto, che valorizza le istanze precedenti e sposta l’asticella ancora più in alto, verso una nuova relazione con la generazione Z che oggi entra nelle organizzazioni e si trova a lavorare con le altre fasce anagrafiche già presenti. Così la seconda edizione del summit tenutosi mercoledì 4 giugno 2025 a Milano ha presentato il Manifesto sulla We Economy in un progetto di co-creazione in logica multistakeholder engagement che vuole riflettere sul futuro del lavoro. Un momento di confronto con manager, professionisti, accademici, docenti, sistema politico e formativo. Insieme per ragionare sul senso del lavoro e in fondo di tutte e tutti noi, insieme.
IN ASCOLTO DELLA Z
Il Manifesto 2025 nasce da un lavoro di intelligenza collettiva in un’epoca segnata dall’intelligenza artificiale e ha visto il coinvolgimento di esperte ed esperti del settore in un confronto aperto con la generazione Z: è questa fascia anagrafica così inafferrabile e poliedrica la nuova protagonista nella vita delle aziende d’eccellenza e porta una visione nuova, approcci rinnovati, priorità definita, rendendo imprescindibile una riflessione sul senso contemporaneo del lavoro del domani partendo dall’oggi. Il Manifesto 2025 nasce da una serie di domande e da una pluralità di risposte arrivate adottando quell’intelligenza collettiva grazie alla definizione dei world cloud: ha ancora senso parlare di lavoro in ore o è meglio passare agli obiettivi e agli scopi? In che modo riscoprire la dimensione professionale come passione o ancora come missione? E come vanno ripensati i processi, le relazioni, l’apertura alle comunità territoriali partendo dalle istanze delle nuove generazioni al lavoro? E in che modo le organizzazioni vanno incontro proprio a queste nuove generazioni?

I PUNTI DEL MANIFESTO 2025
Il Manifesto 2025 definisce una serie di impegni concreti a cui le aziende potranno aderire per favorire una gestione etica, responsabile e consapevole del mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di stilare un vademecum valoriale sull’azienda contemporanea: 5 azioni e 5 relative word cloud, una per ogni azione, considerando gli ambiti Business, Persone, Processi, Strategie, Comunità. Per provare a tracciare il domani, partendo dall’oggi. Scarica la cartolina del Manifesto 2025 e rilanciala sui social.
- Business – L’azienda del futuro sarà eco-digitale
L’impresa si orienterà verso una transizione tecnologica e circolare che coinvolge processi, prodotti, servizi, filiere integrate e relazioni con i partner. Sarà sensibile alle sfide ambientali, territoriali e sociali, con un forte impegno verso sostenibilità e innovazione responsabile.
- Persone – L’azienda del futuro sarà umana
Al centro ci saranno le persone, con bisogni espliciti e latenti, integrate da tecnologie innovative e immersive che potenziano relazioni, performance e impatto. L’insieme delle persone e delle relazioni sarà valorizzato in una logica “glocal”, con radici solide e ambizioni che superano i confini territoriali.
- Processi – L’azienda del futuro sarà personalizzata
Composta da molteplici “imprese in una”, sarà basata su ascolto, rispetto, leadership trasversale, team agili, inclusione e autenticità. L’unicità diventerà un valore chiave, riflettendosi nel posizionamento strategico e valoriale dell’impresa.
- Strategie – L’azienda del futuro sarà adattabile
Fondata su resilienza, flessibilità e co-creazione trasversale e transgenerazionale, coinvolgerà attivamente gli stakeholder in un ecosistema integrato, capace di decodificare la complessità e affrontare sfide come fake news e deepfake.
- Comunità – L’azienda del futuro sarà plurale
Capace di interpretare lo spirito del tempo e le sfide politiche, sociali e ambientali, creerà valore per clienti, dipendenti e comunità. Sfrutterà la “data economy” per anticipare bisogni, migliorare l’esperienza sul mercato e garantire la tutela della privacy.
