Rientro al lavoro, come affrontare settembre

Settembre: mese di bilanci, progetti e ripartenze, da sempre un vero e proprio secondo Capodanno. Si fanno progetti e si pensa a come ripartire al meglio, anche nel mondo del lavoro. Come farsi trovare pronti?

«A volte è un momento frustrante, che può essere vissuto come una forzatura, tornare alla solita routine dopo un periodo di relax e spensieratezza», afferma dal suo canale Youtube Silvia Gazzotti, psicologa del lavoro e della comunicazione. È importante dunque riuscire a mettere in pratica alcune strategie che ci aiutano ad affrontare questo momento di passaggio e farci trovare sereni e preparati. 

«Ascolta le tue energie, dosale di conseguenza e riprendi a piccoli passi», continua Gazzotti, che suggerisce una ripresa graduale, non da zero a cento in un giorno. I liberi professionisti dovrebbero organizzare la loro agenda in maniera tale da lasciare più tempo libero per il relax e il riposo, mentre i lavoratori dipendenti possono spalmare ferie e permessi ad hoc così da organizzare il rientro in ufficio a piccole dosi. 

Un altro aspetto riguarda i bilanci e i nuovi progetti. «Riflettere su come è andato l’anno, quali sono stati gli errori, quali sono le cose ancora da portare a termine e come vogliamo pianificare l’autunno», suggerisce Silvia Gazzotti. Bisogna distribuire i carichi di lavoro in modo più efficace e meno stressante, imparando dall’anno appena passato senza però cadere nel giudizio o nel perfezionismo. 

È fondamentale poi segnare in agenda dei buchi liberi, spazi vuoti da dedicare a se stessi, per poter prendersi cura del corpo e della mente, ricaricare le energie e favorire questo passaggio così delicato come può essere il rientro a lavoro dopo le ferie. Segnare questi momenti in agenda farà sì che non siano lasciati al caso o occupati alla prima occasione, si tratta infatti di veri e propri impegni che prendiamo con noi stessi.

Ľ ultimo consiglio di Silvia Gazzotti riguarda il modo in cui formuliamo i buoni propositi, immancabili in questo periodo dell’anno. «Bisogna darsi delle scadenze precise, ad esempio dire “vado a camminare due volte a settimana” invece di “voglio camminare di più”», conclude. Si tratta quindi di stabilire obiettivi misurabili e realizzabili, che ci permettono di affrontare l’autunno con stimolo e ispirazione. 

E per chi fosse alla ricerca di un nuovo lavoro? Settembre è il periodo ideale, le aziende infatti riprendono in mano fabbisogni e obiettivi lasciati in pausa prima delle vacanze estive e si guardano intorno alla ricerca di nuove risorse. Spesso poi è proprio in questo periodo che il numero delle dimissioni è più elevato e i responsabili del personale iniziano gli step selettivi per le assunzioni, anche in previsione del nuovo anno e dello stop natalizio. 

Che ci attenda il nostro lavoro di sempre oppure la ricerca di una nuova avventura professionale, tutti gli esperti concordano col definire la fine delle vacanze e l’arrivo dell’autunno come un periodo delicato, che bisogna affrontare nel modo giusto. Le ore di luce diminuiscono progressivamente e questo ha un impatto sul nostro benessere psicofisico, è importante aumentare i momenti di riposo e riflessione, dedicarsi ad attività introspettive e creative, come tenere un diario o preparare con le nostre mani le decorazioni per le prossime feste. 

Un altra cosa da fare, per affrontare al meglio il rientro a lavoro, è quella di organizzare subito un weekend, o comunque due giorni da qualche parte. Ľ ideale sarebbe quello di programmarlo a non più di dieci giorni (massimo due settimane) di distanza dalla fine delle vacanze. Magari mete non troppo impegnative e che includano lo stare a contatto con la natura, cibo a chilometro 0 e trattamenti di bellezza. Lo stesso vale per una piccola pausa a metà novembre, sempre da programmare al rientro dalle vacanze, magari questa volta alla scoperta di una città nuova. Stabilire un calendario di piccole vacanze e weekend fuori porta ci aiuta ad affrontare la fine delle ferie come qualcosa di non definitivo e a vivere il rientro a lavoro come una semplice parentesi tra due vacanze. 

È importante inoltre indagare a fondo anche le cause. Perché il rientro dalle vacanze è così difficile? Si tratta di normale nostalgia da fine estate oppure c’è qualcosa di più? Forse il nostro lavoro ci causa frustrazione? Le vacanze non sono andate come speravamo e quindi ci sembra di non aver mai veramente staccato? Oppure sono andate talmente bene che adesso ci sentiamo in colpa per gli eccessi o soffriamo la mancanza dei compagni di viaggio? Conoscere a fondo le motivazioni che causano le nostre emozioni ci permette di agire e reagire nel modo giusto, intervenendo sulle esigenze e rispondendo ai nostri bisogni. 

La fine delle vacanze estive è sempre un momento delicato, chi più intensamente, chi meno, tutti avvertiamo, se non proprio sofferenza, almeno disagio e fastidio. Farsi trovare preparati e applicare le strategie proposte dagli esperti è la via più diretta per superare velocemente questo periodo e attingere anche ai suoi aspetti positivi. Infatti, come per ogni fase di transizione, anche questa ha i suoi vantaggi: imparare a rallentare il ritmo anziché accelerare in preda alla frenesia del rientro a lavoro; prendersi lunghi momenti di riflessione per guardare al futuro e stabilire nuovi obiettivi; osservarci da dentro, scrutare le nostre emozioni e capire di cosa abbiamo effettivamente bisogno. È questo il modo migliore per riuscire a godersi anche la fine delle vacanze e il tanto temuto rientro al lavoro. 

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