I Green Jobs sono i lavori del futuro

Sono sempre meno, fortunatamente, le persone che si oppongono alla transizione ecologica, ma una delle scuse usate da chi vuole mantenere il business as usual, e continuare a produrre e inquinare senza limiti, riguarda la presunta perdita di posti di lavoro nella transizione a un modello di sviluppo meno dannoso per l’ambiente. Si tratta di una visione parziale, incapace di considerare le grandi opportunità della transizione ecologica, che non solo ci permetterà di non andare incontro a future catastrofi naturali, ma anche di creare ricchezza sociale ed economica, nuovi lavori e nuove occasioni di sviluppo: stiamo parlando dei Green jobs. Già nel 2009 l’Unep, il programma delle Nazioni unite per l’ambiente, li definiva come «quelle occupazioni nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrazione e dei servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale». 

Posti di lavoro green, i numeri 

Secondo il report di McKinsey & Company The net zero transition, what it would cost, what it could bring, uscito a gennaio 2022, la transizione ecologica potrebbe portare alla creazione di circa 200 milioni di nuovi posti di lavoro diretti e indiretti e alla perdita e alla riqualificazione di 185 milioni di posizioni entro il 2050, con un saldo netto positivo di 15 milioni di nuovi posti di lavoro. McKinsey parla di un capitale investito da circa 275 trilioni (miliardi di miliardi di dollari). 

In Italia il 37 per cento delle risorse in arrivo dal Next generation Eu devono essere investite nello sviluppo sostenibile. Secondo il libro Tutto ruota. Viaggio nel mondo dell’economia circolare, degli esperti Luciano Canova e Fabrizio Iaconetti nei prossimi due anni avremo mezzo milione di richieste di nuovi professionisti green. Tra il 2021 e il 2025, si legge poi in un report pubblicato lo scorso anno dalla Fondazione Symbola, il 38 per cento del fabbisogno di professioni richiederà competenze green con importanza elevata. Secondo lo stesso rapporto, intitolato GreenItaly 2021, i lavori che rientrano nella famiglia dei green jobs sono in costante aumento e sono passati dai 2.942.000 del 2014 ai 3.141.000 del 2020. A livello regionale, la Lombardia è prima sia in valore assoluto (con 709 mila occupati, pari al 22,6 per cento del totale), sia in termini di incidenza di lavoratori green sul totale degli occupati (16,1 per cento). 

Quali sono le nuove professioni green 

Per quanto riguarda i lavori legati a doppio filo con la transizione ecologica, ci sono quelli ormai classici, dagli ingegneri energetici esperti in rinnovabili alle guardie forestali, fino agli scienziati climatici e ai sustainability manager. Questi ultimi si occupano di migliorare la sostenibilità dei processi aziendali e stanno diventando figure sempre più centrali, perché ormai non esiste livello aziendale o canale produttivo che possa derogare dall’attenzione all’ambiente: oggi i manager della sostenibilità intervengono in tutte le decisioni strategiche e di programmazione di un’azienda. 

Insieme con queste, stanno nascendo molte nuove professioni, per rispondere ai bisogni di un mondo che cambia. Ci sono gli esperti in forest therapy, che aiutano le persone a sperimentare i benefici del contatto con la natura, gli arboricoltori tree climber, professionisti specializzati nella cura degli alberi e abili ad arrampicarsi su di essi, gli eco-cool hunter, o cacciatori di ecotendenze, che si informano sulle tendenze green del momento per riprodurle nei meccanismi dell’industria.  Non dimentichiamo gli influencer green, i quali attraverso i vari social media promuovono abitudini e consumi rispettosi dell’ambiente, guadagnando spesso grazie a collaborazioni con brand attenti alla sostenibilità. 

Sempre secondo il sopracitato report di Symbola, le dieci professioni a maggior sviluppo di competenze green per i prossimi anni sono: muratore green, responsabile vendite a marchio ecologico, riparatore di macchinari e impianti, installatore di reti elettriche a migliore efficienza, informatico ambientale, esperto di marketing ambientale, ecodesigner, ingegnere energetico, certificatore della qualità ambientale, installatore di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale. La transizione ecologica non è solo l’unica via percorribile, ma è anche una grande occasione. 

 

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