Tech Cities: i talenti di cui abbiamo bisogno

Negli ultimi anni il mercato del lavoro ha conosciuto e continua a conoscere un vero e proprio stravolgimento. Alcuni settori sono in forte crisi, altri stanno lentamente scomparendo lasciando il posto a nuovi, altri ancora stanno cambiando per adattarsi a questo nuovo scenario.  

L’emergenza pandemica ha accelerato i processi di innovazione tecnologica e molte aziende si sono trovate davanti a sfide completamente nuove, come la necessità di dotarsi di un cloud, di difendersi dagli attacchi informatici, di costruire o rafforzare l’infrastruttura digitale, e così via. Questo a sua volta ha direttamente impattato sulla domanda di talenti nel settore IT, in costante aumento.  

Il report Tech Cities, elaborato da Experis, brand di ManpowerGroup specializzato nel fornire soluzioni IT, mostra le tendenze del settore nel nostro Paese. Un’analisi della forza lavoro, delle esigenze espresse dalle imprese, dei talenti più richiesti e delle strategie per attirarli.  

Le dieci province analizzate sono quelle dove il mercato tecnologico è più fiorente: Milano, Torino, Udine, Verona, Padova, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Catania. Ben il 62% del totale degli annunci nazionali di ricerca per professionisti IT, Digital e Technology proviene da questi poli, di cui il 24% solo a Milano.  

Il capoluogo meneghino detiene il primato anche per quanto riguarda la RAL media, pari a 59.000€, una differenza consistente rispetto a Catania che si ferma a 42.100€. Questa forbice salariale conferma le sostanziali differenze tra il nord e il sud del Paese, differenze che però potrebbero essere mitigate dall’introduzione sempre più diffusa del lavoro da remoto.   

Come conferma José Manuel Mas, direttore Experis Italia: «IT, Technology, Telecomunicazioni, Comunicazione e Media, sono i settori con le più alte prospettive occupazionali nette in Italia. Continua il trend positivo, accelerato dall’emergenza pandemica, per un ambito che non ha mai conosciuto la crisi e anzi è alla continua ricerca di talenti. Automation, IoT, AI, Cyber Security e Data continuano a giocare un ruolo importante nel nuovo mondo del lavoro, ma il talento tecnologico è ormai una necessità trasversale a tutti i settori del mercato». 

Per questo la seconda edizione di Tech Cities si concentra su quei professionisti di alto livello, strategici per il successo aziendale e determinanti per poter portare avanti un business competitivo. Il ruolo chiave giocato da queste nuove figure è legato alla loro caratteristica “ibrida”, ossia alla capacità di coniugare elevate conoscenze tecnologiche e digitali a soft skills di tipo manageriale, come saper gestire un team, doti relazionali e di leadership, problem solving, etc.  

Si tratta di ruoli completamente nuovi che vedono il professionista IT “contaminarsi” e subire un vero e proprio upgrade di competenze e responsabilità. Nel report è possibile trovare un’analisi dettagliata dei profili più richiesti, dove al primo posto troviamo il SAP Manager/specialist, seguito dal Security researcher e al terzo posto il Chief technology officer (CTO). Per ogni profilo, un totale di sette in tutto, è possibile conoscere caratteristiche, vantaggio strategico per l’azienda, relazione tra domanda e offerta, distribuzione della richiesta sul territorio.  

In un contesto dove il 72% dei datori di lavoro in Italia non riesce a trovare le competenze di cui ha bisogno, è importante capire quali strategie adottare per attirare questi talenti. Come afferma ancora José Manuel Mas: «C’è un dato che fa riflettere: ben il 49% dei lavoratori è disposto a cambiare azienda per ottenere maggiore benessere. I concetti chiave di questo benessere sono la 

flessibilità (autonomia nella scelta degli orari, più ferie, possibilità di scegliere quando svolgere il lavoro agile, ecc.), il riconoscimento del proprio valore in azienda, apprendere nuove skill, sviluppare e mantenere aggiornate le proprie competenze». 

Dunque non solo aumento degli stipendi e benefit, ma anche più attenzione per il benessere del lavoratore, che passa anche attraverso la sua valorizzazione, le attività di reskilling e upskilling e una condivisione di ideali e valori con l’azienda.  

In particolare, il report Experis ci mostra come i professionisti IT, Digital e Technology diano una grande importanza alla flessibilità e alla possibilità di lavorare da remoto, anche al 100%. Infatti, in fase di primo contatto, la quasi totalità dei candidati rifiuta l’offerta di lavoro se comporta una presenza in azienda cinque giorni su cinque, e questo a prescindere dal brand e dalla forza economica e di mercato dell’azienda.  

I vantaggi che seguono a una strategia flessibile sono confermati anche dallo studio elaborato da ManpowerGroup e Thrive, What workers want: le aziende che si dimostrano flessibili sul quando, dove e come viene svolto il lavoro, dichiarano che il 55% della propria forza lavoro è «ad alte prestazioni» rispetto al 36% delle organizzazioni che hanno una settimana lavorativa standard da 40 ore.  

Il futuro del mondo del lavoro appartiene al talento tecnologico e le imprese hanno bisogno di farsi trovare preparate. Il report Tech Cities offre una riflessione sulle strategie più appropriate e sui ruoli più determinanti, allo stesso tempo è un’utile risorsa per tutti i professionisti IT che vogliano conoscere più da vicino il settore in cui operano e le possibilità che offre.  

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