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Quando anche il recruiting diventa disruptive

Scritto da Redazione di LinC | 21/12/21 9.48

Per ManpowerGroup, da sempre, sono le Persone a rappresentare la risorsa umana aziendale più importante. L’impegno, infatti, è sempre verso la sostenibilità del luogo di lavoro, che poggi su apprendimento e crescita personale oltre che professionale. La valorizzazione delle competenze, la dinamicità dei modelli organizzativi e di leadership connessi alla digital transformation sono nel nostro DNA aziendale. L’inclusione ed il senso di appartenenza che intendiamo promuovere si fonda sul concetto di “predittività”. Ora, sapendo che questo elemento può generare quell’attrattività necessaria per trovare i nuovi talenti, intendiamo rivolgerci direttamente alle ragazze e ai ragazzi della Generazione Z, cioè i prossimi professionisti del settore HR e, fondamentalmente, anche il nostro futuro.

Un futuro che vive di evoluzioni, di cambiamenti, dove ogni settore lavorativo muta e abbraccia nuovi trend. Avviene lo stesso nelle Risorse Umane e di chi basa il proprio business su di esse. Ma i nuovi scenari invitano a lasciarsi guidare dall’innovazione e dalla sperimentazione. Ed è per questo che è nato il progetto Guess the riddle. Un’iniziativa che rappresenta al tempo stesso una sfida e una nuova frontiera per il mondo delle HR. Prendendo spunto dal sistema di recruiting anglosassone, ora, anche in Italia, sentiamo che c’è il bisogno di introdurre nuove idee e modelli.

Guess the riddle è quindi la risposta di ManpowerGroup ad una necessità: per individuare, attirare e selezionare i giovani talenti della GenZ non si possono più utilizzare dei metodi di recruiting “tradizionali”. Per attrarre i game changer del domani, infatti, bisogna aggiornare le strategie di reclutamento interno in base alle caratteristiche dei nuovi professionisti, che entreranno nel mercato del lavoro nel breve o medio termine. E questo progetto nasce direttamente da una nuova concezione del recruiting, abbinata ad una strategia di talent attraction inedita.

Si tratta di un’evoluzione necessaria se si vuole puntare ad una generazione fortemente influenzata dal mondo digitale, ambiziosa, focalizzata alla carriera, e che intende continuamente acquisire nuove skills. Infatti, per attirare i professionisti del futuro, ManpowerGroup ha dovuto pensare a dei processi innovativi e si è lasciata ispirare dalle caratteristiche innate dei talenti del domani, capaci di affrontare e risolvere problemi complessi con un approccio disruptive, fondato sulla capacità di lateral thinking, e all’interno di un contesto multiculturale. E partendo proprio da queste qualità, l’azienda ha creato una tipologia di selezione basata sul concetto di challenge che possa essere una vera e propria sfida ai candidati, invece del classico recruiting.

Per individuare e “testare” efficacemente i suoi prossimi talenti, ManpowerGroup ha deciso di portare la challenge all’interno di un contesto familiare alla GenZ: i social media. Partendo da Meta, Instagram e TikTok, l’azienda ha proposto, o meglio sfidato, i giovani a risolvere quiz ed enigmi logici, matematici e di cultura generale. Una scelta che segue il processo di innovazione che da tempo ManpowerGroup ha sviluppato, cioè adattando i processi di recruiting esterni ed interni, senza paura di sperimentare e adeguandosi ad uno scenario basato sullo sviluppo di nuove e diverse soft e hard skills.

Per il futuro delle HR, sarà quindi necessario saper gestire e governare la complessità e il cambiamento. Caratteristiche fondamentali che risiedono, in modo speculare, in quelle delle persone che recluteremo attraverso Guess the riddle.